TRACCIA GPX
Il percorso di gara con passaggi e profilo altimetrico
I PUNTI SALIENTI
La partenza è dal Comune di Carate Urio, sulla Regina Vecchia. Dopo poche decine di metri si prende la Via Santa Marta, che sale sulla sinistra. Dopo il secondo tornante si prende una deviazione sulla destra, che dopo un breve tratto pianeggiante si ricollega alla mulattiera ripida a scalini.
(NB: qualora per motivi di permessi non fosse possibile partire sulla Regina Vecchia, la partenza sarebbe sulla via Santa Marta subito dopo il primo tornante, come per l’edizione 2023).
Da lì in poi si segue la mulattiera, molto evidente e ben tenuta.
Con un sottopassaggio si attraversa la Regina nuova, poi le pendenze si fanno ancora più severe ma la fatica è mitigata da bellissimi panorami. Dopo circa 500 m di dislivello si giunge a Monti di Carate, la frazione a monte di Carate Urio. Questo delizioso abitato è raggiungibile solo a piedi o con piccoli mezzi fuoristrada.
Da Monti di Carate in poi c’è un primo cambio di scenario. La mulattiera, prima a picco sul lago, si inerpica ripida nel bosco. Attenzione in uscita da Monti di Carate: ignorare il sentiero che si dirama, più pianeggiante, sulla sinistra.
Il prossimo punto di riferimento è il “gommone”, una grossa gomma di trattore sulla destra in corrispondenza del quale le pendenze sembrano dare un po’ di tregua alle gambe. Giunti qui, avrete già percorso ben 800 metri di dislivello.
Dopo qualche centinaio di metri dal gommone c’è un bivio, ben segnalato ma non banale: altro cambio di ambientazione, si abbandona la mulattiera e si sale per traccia ripida nel bosco. Il fondo diventa più morbido e chiederete tutto il grip alle vostre suole in Vibram.
In breve tempo, e probabilmente in apnea, raggiungerete il limite della vegetazione e... uscirete dal bosco, scoprendo la meravigliosa ultima parte del percorso.
La traccia in costa, molto stretta e in estate spesso coperta dalla vegetazione rigogliosa, diventa più corribile. Alle vostre spalle uno dei panorami più belli sul Lago di Como, da mozzare il fiato (pessima scelta di termini: di fiato, giunti a quel punto, non ne avrete più).
Il percorso raggiunge poi la cresta e la percorre per qualche decina di metri prima di salire con il terribile “panettone” finale. Gli ultimi metri prevedono un altro semplice passaggio in cresta e lo scatto finale verso la Croce di vetta del Monte Colmegnone.
Prestare attenzione a destra in tutti i passaggi in cresta: il versante è scosceso, meglio stare ben lontani per evitare pericoli.
La gara termina alla croce di vetta.